mercoledì 10 dicembre 2008

IL GOVERNO EROGA SOLDI PER I LAVORATORI: IL COMUNE DI SPOLETO FA ORECCHIE DA MERCANTE.

Il capogruppo di Alleanza Nazionale al Comune di Spoleto, Giampiero Panfili, presenta una interrogazione al Sindaco nella quale chiede conto delle erogazioni disposte dal Governo Berlusconi in favore dei pubblici dipendenti. Paradossale che l’amministrazione di Spoleto trovi fondi per inutili e assurde consulenze, e non riesca a stornare dal bilancio una piccola somma in favore dei Diritti dei lavoratori.


INTERROGAZIONE


Oggetto: indennità di vacanza contrattuale


Valutato il difficile periodo di crisi economica nel quale versa l’intero paese e la necessità di urgenti misure volte a fronteggiare tale situazione;

Premesso:

- che il Decreto Legislativo “salva crisi” n. 185 del 29 novembre 2008, emanato dal Governo Berlusconi, prevede l’erogazione a tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione di una indennità di vacanza contrattuale di circa 160 euro, da corrispondersi a carico dei bilanci degli Enti entro il 31 dicembre 2008;

- che, attualmente il Comune di Spoleto non sembra aver recepito tale direttiva e che, tranne il Sindacato dell’UGL non risulta una adeguata mobilitazione da parte delle altre confederazioni di rappresentanza del mondo del lavoro, evidentemente troppo impegnate a voler addossare al Governo Nazionale la responsabilità di tale situazione economica mondiale, per occuparsi dei provvedimenti che lo stesso promuove in favore della popolazione e dei lavoratori.

Il sottoscritto, Capogruppo di Alleanza Nazionale Giampiero Panfili INTERROGA la S.V. per sapere se questo Ente si sia già attivato per provvedere al riconoscimento di tale indennità.


Spoleto, 10 dicembre 2008


Il Capogruppo di Alleanza Nazionale
Comune di Spoleto
Giampiero Panfili

mercoledì 3 dicembre 2008

CONSULENZA DEL COMUNE PER L'UTILIZZO DEGLI IMMOBILI PUBBLICI IN CENTRO: E' POLEMICA


In una nota alla stampa il Consigliere Giampiero Panfili (AN) invia il testo di una interrogazione che non mancherà di suscitare polemiche accese , come già accaduto in via generale ogni qual volta si parla di consulenze affidate all'esterno da parte del Comune. Ecco il testo:

"Al Sindaco del Comune di Spoleto

INTERROGAZIONE

Oggetto: progetto per l'utilizzo degli immobili pubblici nel centro storico di Spoleto.

Premesso che:

il Comune di Spoleto ha sentito la necessità di affidare all'esterno l'elaborazione e la gestione di un piano che porti all'utilizzazione degli edifici attualmente vuoti di proprietà pubblica, all'interno del centro storico della città;

evidentemente all'interno dell'Amministrazione pubblica non si sono trovate professionalità idonee e preparate per un progetto del genere, dovendo ricorrere addirittura ad una società esterna per un importo pari a 44.945 euro + IVA, fermo restando che in forza al Comune di Spoleto insistono varie figure a livello dirigenziale ben remunerate e certamente in grado di elaborare piani del genere e far risparmiare soldi ai cittadini;

l'affidamento del progetto è passato per una determina dirigenziale dell'ufficio cultura impedendo al Consiglio Comunale una discussione del merito che certamente i consiglieri avrebbero gradito;

le lettere di invito a presentare offerta sono state inoltrate a cinque soggetti in data 22 luglio 2008, fissando il termine ultimo per la presentazione dei progetti per il giorno 8 agosto 2008.

Considerato che soltanto la società " Marchingegno Srl" pare aver risposto presentando il progetto e che quindi si è aggiudicata la gara.

Il sottoscritto Capogruppo di Alleanza Nazionale Giampiero Panfili INTERROGA la S.V. per sapere:
- se quanto sopra esposto corrisponde al vero;
- se, come è emerso dalla stampa locale, la società Marchingegno Srl è in qualche modo legata direttamente o abbia concesso in modalità di cottimo fiduciario ulteriore incarico o vi sia una qualche collaborazione con esponenti politici del territorio ed in particolare con l'ambiente del Partito Democratico (Sig.ra Rita Correnti);
- se non si ritenga quantomeno inopportuna la convocazione di una procedura per l'affidamento di progetti del genere (di dubbia utilità) nel periodo tra la fine di luglio e i primi di agosto ".

mercoledì 12 novembre 2008

Azione Giovani ricorda Nassirya

I Circoli di Azione Giovani di Spoleto partecipano alla commemorazione dei caduti di Nassirya promossa dall’Associazione culturale “ I Cento Comuni per la Libertà” per il giorno 16 Novembre alle ore 9:30 presso il Monumento ai Caduti di Colle Attivoli. Riteniamo che sia un dovere morale onorare la memoria dei nostri soldati caduti a Nassirya.
Siamo convinti che l’operato delle nostre milizie in campo internazionale rappresenti un vanto per l’intera Nazione e vorremmo che iniziative del genere siano promosse dalle Istituzioni prima ancora che da Associazioni di cittadini.
Parteciperemo commossi alla cerimonia convinti che momenti del genere seppur dalla tragedia di tali vicende possano comunque far rinascere uno spirito di unità nazionale e di orgoglio patriottico, sentimenti sempre più lontani dalle nuove generazioni che invece avrebbero bisogno di ritrovarsi nella condivisione delle proprie radici, intorno alla nostra bandiera che, seppur a volte offesa dalla politica nazionale, rimane sempre il simbolo della nostra tradizione al pari delle Forze Armate.

Commemorazione dei Caduti di Nassirya Domenica 16 Novembre

I Gruppi Consiliari di AN, FI e CdL del Comune di Spoleto comunicano che aderiranno alla manifestazione indetta dall’ Associazione culturale “ I Cento Comuni per la Libertà” per Domenica 16 Novembre alle ore 9:30 presso il Monumento ai Caduti di Colle Attivoli, in ricordo delle vittime italiane dell’agguato di Nassirya.
Grande soddisfazione espressa da parte del Capogruppo di Alleanza Nazionale, Giampiero Panfili alla notizia che quest’anno, ad organizzare la commemorazione sia stata un’Associazione culturale e non, come avveniva in passato, opera di singoli partiti.
Il tributo ai giovani soldati italiani immolati sull’altare della Pace deve mantenere vivo il ricordo e risvegliare l’amor patrio ed il sentimento di gratitudine nei confronti delle nostre Forze Armate impegnate sul fronte internazionale, troppo spesso denigrate e messe all’indice in maniera vigliacca e strumentale anche dalla nostra politica interna.
Immancabilmente ci si ricorda dell’operato e del sacrificio quotidiano dei nostri soldati soltanto in occasioni tragiche, ed è per questo motivo che ci auguriamo che iniziative del genere servano, da una parte per commemorare le vittime ma dall’altra per esprimere tutta la vicinanza del popolo italiano nei confronti dei nostri militari.
I Gruppi Consiliari invitano tutti i cittadini spoletini a partecipare alla manifestazione del 16 Novembre per un ideale abbraccio alle famiglie dei caduti di Nassirya e ai corpi militari attualmente impegnati ad onorare il tricolore con le loro operazioni di Pace nel mondo.

Spoleto, 12 Novembre 2008

lunedì 10 novembre 2008

Novità sulla Riforma Gelmini

Ecco alcune novità sulla Riforma Gelmini .............. Le linee guida rappresentano un documento programmatico di legislatura, un documento che è offerto al dibattito, il più ampio possibile, anche da parte della commissioni competenti. Il decreto legge è un provvedimento piccolo che non vuole essere e non è la riforma dell'università, ma prevede semplicemente una serie di misure urgenti sul diritto allo studio, sulla valorizzazione del merito e sul ricambio generazionale negli atenei e anche sulla riqualificazione della spesa.
E in effetti nei 3 articoli del testo (un quarto riguarda la copertura), non sembrano esserci particolari stravolgimenti. Vengono stanziati, ad esempio, 150 milioni di euro per favorire il turnover. Le università potranno anche decidere di fare entrare solo giovani ricercatori assumendone 2 per ogni docente in pensione. Almeno il 60% delle assunzioni, comunque, devono essere destinate ai nuovi ricercatori. Viene invece sbloccato il turnover per gli enti di ricerca che, a differenza delle altre amministrazioni pubbliche, potranno tornare ad assumere. Al contrario gli atenei con i bilanci in perdita non potranno bandire concorsi per docenti o personale amministrativo.
Cinquecento milioni del Fondo di finanziamento ordinario verranno poi distribuiti alle università più virtuose, cioè a quelle con produzione scientifica, organizzazione e qualità didattica migliori. Gli atenei saranno individuati attraverso i parametri di valutazione Civr, Cnvsu e modelli internazionali. Premiate con più finanziamenti, trasferiti direttamente dal ministero, anche quelle università che ridurranno sedi distaccate non funzionali e corsi di laurea in eccesso rispetto alle reali esigenze formative degli studenti e alle richieste del mondo del lavoro.
Non subiranno alcun blocco i concorsi già banditi anche se verrà modificata la modalità con cui vengono formate le commissioni. Fino a ieri c'erano un membro interno e 4 membri eletti, da oggi verrà eletto un pool molto ampio di professori (12) all'interno del quale, poi, saranno estratti a sorte coloro che faranno parte della commissione che giudicherà. Proprio su questo punto si è registrato un piccolo scontro all'interno del Cdm con i ministri di An La Russa e Meloni che spingevano per il sorteggio integrale, mentre Alfano, Brunetta e Fitto erano favorevoli ad una soluzione più morbida.
Infine verranno dati 135 milioni di euro ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici (nel 2009-2010 tutti gli idonei in Italia, circa 180mila, avranno la borsa di studio e l'esonero dalle tasse), mentre 65 milioni di euro verranno destinati a nuove residenze universitarie.
Per quanto riguarda le linee guida si tratta, per ora, di punti programmatici: la riforma del reclutamento dei docenti e dei ricercatori; la riforma del dottorato di ricerca; un forte impegno sulla valutazione; incentivi ai corsi di laura con insegnamenti in lingua straniera; riforma della governance. Di questo si discuterà nei prossimi mesi così come dei tagli previsti nel 2010 che restano confermati.

giovedì 30 ottobre 2008

Giorno della Libertà – Manifestazione a Milano Sabato 8 Novembre

Carissimi,

in occasione del 19esimo anniversario del 9 Novembre anche quest’anno Azione Giovani si mobiliterà per ricordare questa data.

La manifestazione di Milano, città che ormai da anni ospita le nostre iniziative nazionali per il 9 Novembre, si svolgerà SABATO 8 NOVEMBRE e avrà per titolo “OLTRE OGNI MURO – La nostra identità per costruire il futuro”.

Il concentramento è previsto per le ore 15 in Piazza Affari. Il corteo si snoderà per le vie del centro per concludersi in Piazza San Babila dove procederemo all’abbattimento del tradizionale muro e agli interventi conclusivi, con la partecipazione dei Ministri Giulio Tremonti e Ignazio La Russa.

La manifestazione si articolerà principalmente su tre temi: la condanna di ogni residuo totalitarismo tardo-comunista che annulla i diritti umani e le identità dei popoli (è pur sempre il 9 Novembre!); la critica al mercatismo e alle degenerazioni di una globalizzazione senza controllo e l’auspicio di un’Europa finalmente autorevole; la rivolta contro gli ostacoli che impediscono alla nostra generazione di avere uno spazio dignitoso all’interno della società italiana, a partire dalla casta di baroni e professori sessantottini che ci stanno rubando il futuro. Sono tre muri che ci opprimono e che simbolicamente abbatteremo.

Nei prossimi giorni riceverete una circolare più dettagliata per quanto riguarda la logistica (spostamenti, eventuali rimborsi, indicazioni stradali).
E’ importante fin d’ora mobilitarsi per assicurare la massima presenza, in particolare dalle regioni del centro-nord.

E’ indispensabile essere in tanti, per continuare a dimostrare che esiste una gioventù non omologata che si nutre di valori, identità e volontà di vittoria e che saprà essere protagonista del cambiamento.

Giorgia Meloni Presidente AG

mercoledì 29 ottobre 2008

Basta con le buffonate!!!

di Rocco Russo, Responsabile Azione Universitaria PG

La situazione nelle nostre università è paradossale. Studenti e professori protestano contro una riforma che non esiste; il ministro, preoccupato dalle proteste, non si decide a spiegare quel che intende fare per riformare l'università. L'unica certezza è che nei prossimi mesi si svolgeranno nuovi concorsi per 2.000 posti di ricercatore e 4.000 posti di professore ordinario e associato, ai quali seguiranno, entro breve, altri 1.000 posti di ricercatore. In tutto 7.000 posti, più del dieci per cento dei docenti oggi di ruolo.
I 4.000 posti di professore saranno semplicemente promozioni di persone che sono dentro l'università. Le promozioni avverranno secondo le vecchie regole, cioè con concorsi finti. E' assolutamente inutile che un giovane ricercatore che consegue il dottorato a Chicago o a Heidelberg faccia domanda: di ciascun concorso già si conosce il vincitore. I 3.000 concorsi per ricercatore assicureranno un posto a vita ad altrettanti dottorandi che lamentano la loro condizione di precari. In tutte le università del mondo ad un certo punto si ottiene un posto a vita, ma ciò avviene solo dopo aver dimostrato ripetutamente di saper conseguire risultati nella ricerca.
Qui invece si chiede la stabilizzazione per decreto senza neppure che sia necessario aver conseguito il dottorato. Il ministro ha ereditato questi concorsi dal suo predecessore e non pare aver la forza per cambiarli e assegnare i posti secondo criteri di merito piuttosto che di fedeltà. Gli studenti ignorano tutto ciò e sembrano non capire l'importanza di meccanismi di selezione rigorosi, in assenza dei quali le università che frequentano vendono favole. In quanto ai professori, buoni, buoni, zitti, zitti. Se questi concorsi andranno in porto ogni discussione sulla riforma dell'università sarà d'ora in poi vana: per dieci anni non ci sarà più posto per nessuno e ai nostri studenti migliori non rimarrà altra via che l'emigrazione.
La legge finanziaria dispone un taglio ai fondi all'università che è significativo, ma non drammatico: in media il 3% l'anno (1,4 miliardi in 5 anni su una spesa complessiva di circa 10 miliardi l'anno). Si parte da tagli quasi nulli nel 2009, mentre poi le riduzioni diverranno via via crescenti per raggiungere la media del 3% nell' arco di un quinquennio. Il taglio non è terribile, anche considerando che la stessa Conferenza dei rettori ammette che in Italia la spesa per studente è più alta che in Francia e in Gran Bretagna. Comunque reperire risorse è sempre possibile: ad esempio, si potrebbero cancellare le regole sull' età di pensionamento approvate dal governo Prodi, ritornare alla legge Maroni e investire i denari così risparmiati nella ricerca e nell'università. Né mi parrebbe osceno far pagare tasse universitarie più elevate alle famiglie ricche e usare il ricavo in parte per compensare i tagli, in parte per finanziare borse di studio per i più poveri.
Come spiega Roberto Perotti in un libro che chiunque si occupa dell'università dovrebbe leggere («L'università truccata», Einaudi, 2008) tasse uguali per tutti sono un modo per trasferire reddito dai poveri ai ricchi. I dati dell'indagine sulle famiglie della Banca d'Italia, citati da Perotti, mostrano che il 24% degli studenti universitari proviene dal 20% più ricco delle famiglie; solo l'8% proviene dal 20% più povero. Nel Sud la disparità è ancora più ampia: 28% contro 4%. Il ministro Gelmini afferma che il suo modello è Barack Obama: forse il ministro non sa quanto costa a una famiglia americana mandare il figlio in una buona università. In una delle migliori, il Massachusetts Institute of Technology, la frequenza costa 50.100 dollari l'anno (40.000 euro), ma il 64% degli studenti che frequentano il primo livello di laurea riceve una borsa di studio.
….PRIMA DI PROTESTARE MEGLIO INFORMARSI….

martedì 28 ottobre 2008

Azione Giovani Spoleto sulla Riforma Gelmini

Azione Giovani sulla Riforma Gelmini: Attenzione alle facili strumentalizzazioni!!
Valutare con spirito critico e libero i temi della protesta

I Circoli di Azione Giovani di Spoleto intervengono sulla questione della protesta studentesca denunciando il serio pericolo di facili strumentalizzazioni da parte della politica di un mondo studentesco spesso e volentieri non preparato sui temi della Riforma.
E’ di tutta evidenza che il mondo della scuola, come anche quello dell’Università, non è attualmente all’altezza del compito formativo, tanto da licenziare studenti che non hanno acquisito una preparazione che consenta loro di essere competitivi nell’ambiente lavorativo ormai globalizzato.
Qualunque Governo che nel corso degli ultimi 15 anni si è posto l’obbiettivo della Riforma scolastica si è limitato a sterili operazioni di facciata, senza minimamente incidere sul processo educativo e sull’offerta formativa che un corso di studi, degno di questo nome, deve saper offrire: dai banchi delle elementari fino alle classi universitarie.
Per la prima volta un Governo ha scelto di riformare l’ambiente scolastico partendo dai cicli inferiori fino alle Facoltà universitarie.
Se è vero che il personale scolastico è addirittura in numero superiore a quello dei carabinieri, è di tutta evidenza che vi è qualche anomalia nel sistema.
Se è vero che spesso e volentieri le Università, pur godendo di ingenti risorse derivanti dallo Stato e dalla tassazione sugli studenti, non riescono a garantire percorsi formativi all’altezza dei tempi nè investimenti credibili nel campo della ricerca, è evidente che il settore va completamente riformato.
Occorre evidentemente spezzare quel meccanismo perverso che attribuisce ai baronati universitari il potere di gestione all’interno degli Atenei, basti pensare che nel 2001 i Corsi di Laurea erano 2.444 oggi sono addirittura 5.500, il che significa nuove cattedre, nuovi docenti, senza che vi siano esigenze formative a giustificazione di tali scelte.
Scuola ed Università non possono essere un carrierificio nè uno strumento per contrastare la crisi occupazionale del Paese: l’istruzione deve poter contare sul numero di insegnanti che realmente occorre e non può, come avviene da anni ormai, modellare le proprie esigenze sulla base del numero degli aspiranti docenti.
Occorre che scuola ed università recuperino il ruolo che compete loro nel campo della formazione, della preparazione professionale, della ricerca e della cultura.
Facciamo appello agli studenti spoletini che in queste ore stanno occupando gli Istituti, affinchè non si lascino strumentalizzare con battaglie politiche fatte con l’unico scopo di preservare interessi di categoria che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze della scuola.
Li invitiamo quindi ad approfondire lo studio del Decreto Gelmini ed a riconsiderare con spirito critico e soprattutto libero i temi della protesta.

Decreto Gelmini

Cari amici,
in queste ultime settimane molto - e spesso a sproposito - si è parlato
di scuola e università a seguito del Decreto Gelmini.
Per fare un po' di chiarezza, anche perchè è evidente l'intenzione
della sinistra di fare demagogia sul tema, vi inoltro un breve documento
messo a disposizione dal PdL che spero potrà esservi utile.

Andrea Panfili


SCUOLA

TEMPO PIENO
Con l’introduzione del maestro unico e l’eliminazione delle compresenze si libereranno più maestri per aumentare il tempo pieno.


- In 5 anni ci saranno 5.750 classi in più con il tempo pieno.Con la media di 21 alunni per classe, in cinque anni 82.950 alunni in più avranno il tempo pieno.
ANNO Aumento numero classicon il tempo pieno Aumento numero alunnicon il tempo pieno
2009-2010 2.350 49.350
2010-2011 2.750 57.750
2011-2012 3.150 66.150
2012-2013 3.550 74.550
2013-2014 3.950 82.950


- La sinistra dice che nelle scuole elementari verrà abolito o diminuito il tempo pieno. È assolutamente falso.

- È vero invece che con il maestro prevalente e l’eliminazione delle compresenze (cioè due insegnanti per una stessa ora di lezione) ci saranno più maestri per aumentare il tempo pieno.
- Quindi: già dal 2009-2010, 49.350 ragazzi in più usufruiranno del tempo pieno.

- In cinque anni 3.950 classi avranno il tempo pieno.


NUMERO DEGLI ALUNNI

- Dice la sinistra: gli alunni saranno 30 per classe. Assolutamente falso.

- Gli alunni saranno in media 18 per classe e potranno arrivare al massimo a 26 per classe.


MAESTRO UNICO

- La sinistra afferma che con il maestro prevalente non sarà più approfondito l’inglese e diminuirà la qualità dell’insegnamento.

- Invece la realtà è che al maestro prevalente saranno affiancati un insegnante di inglese e uno di religione.

- E per di più occorre osservare che in tutti i Paesi d’Europa esiste il maestro prevalente.

- L’anomalia dei tre maestri è solo italiana.

- E quando fu introdotta, la sinistra si schierò con la stessa veemenza di oggi per impedire la riforma dei tre insegnanti.


INGLESE
Lo studio delle lingue alle elementari non subisce alcuna variazione


ATTUALE PREVISTO

1 ora – I elementare Nessuna variazione
2 ore – II elementare Nessuna variazione
3 ore – III IV V elementare Nessuna variazione


- Alle medie lo studio delle lingue, se richiesto dalle famiglie, sarà potenziato a 5 ore settimanali 3 ore di inglese + 2 ore di una seconda lingua comunitaria sostituita dall’inglese se richiesto dalle famiglie



RAZIONALIZZAZIONE DEL PERSONALE

- Verranno licenziati 87.000 insegnanti: falso!

- Non ci sarà nessun licenziamento. Si razionalizza il numero degli insegnanti rispetto al fabbisogno, non assumendone ulteriori.

- È vero invece che in Italia c’è un docente ogni 9 alunni, in Europa uno ogni 13.

- È vero anche che in Italia nella scuola ci sono 1 milione e 350.000 dipendenti e sono troppi.


INSEGNANTI DI SOSTEGNO

- La sinistra afferma che diminuiscono gli insegnanti per i diversamente abili.

- Al contrario, la realtà è che gli insegnanti di sostegno sono oggi 93.000 e rimarranno 93.000 anche in futuro.


SCUOLE DI MONTAGNA

La sinistra dice

Chiuderanno le scuole di montagna: falso!


- Perché nessuna scuola sarà chiusa. Sarà invece unificato il personale amministrativo con un unico preside e un unico segretario per due scuole vicine (come previsto precedentemente dal governo di centrosinistra)


VOTO DI CONDOTTA

La sinistra dice

Si viene bocciati con il 7 in condotta: falso!

- Vero: solo in casi assolutamente gravi (come il teppismo, il bullismo, la violenza all’interno della stessa scuola) si può essere bocciati con il 5 in condotta, ma perché questo possa essere possibile ci dovrà essere il consenso e il via libera del consiglio di istituto e di quello di classe.

L’UNIVERSITÁ ITALIANA

QUELLO CHE LA SINISTRA NON DICE


- L’università italiana produce meno laureati del Cile

- Non c’è un’università italiana tra le migliori 150 del mondo

- Ci sono 37 corsi di laurea con 1 solo studente

- 327 facoltà non superano i 15 iscritti

- Ci sono 5 università importanti con buchi di bilancio enormi (e sono i luoghi dove si protesta maggiormente) che avrebbero portato, se fossero state aziende, al licenziamento in tronco di chi le ha gestite per tanti anni

- Si sono moltiplicate cattedre e posti per professori senza tener conto delle reali esigenze dei ragazzi, aumentando la spesa in maniera inaccettabile

- 94 università più 320 sedi distaccate in posti non strategici

- In Italia abbiamo 5500 corsi di laurea, in Europa la metà

- 170.000 materie insegnate rispetto alle 90.000 della media europea

- Nel 2001 i corsi di laurea erano 2444, oggi 5500

- Negli ultimi 7 anni sono stati banditi concorsi per 13.232 posti da associato ma i promossi sono stati 26.000. Nel 99,3% dei casi sono stati promossi senza posti disponibili facendo aumentare i costi di 300 milioni di euro

- I ragazzi sono sottoposti ad un carico di ore di lezione triplo rispetto alla media europea per trovare giustificazione a corsi fatti solo per dare cattedre


NESSUNA TRASPARENZA NEI BILANCI

La sinistra non dice che

- L’università italiana è ridotta malissimo e non c’è trasparenza nei bilanci

- Il Governo al contrario vuole conoscere tutti i bilanci delle università e avviare controlli in 5 di queste con buchi in bilancio (Siena, Firenze, Pisa, Camerino, Urbino).

- I bilanci devono essere comprensibili e pubblicati su internet


UNA PROTESTA SOLO POLITICA

- La protesta di questi ultimi giorni è una protesta politica che ha come obiettivo la lotta al governo Berlusconi, con la regia della sinistra e dei centri sociali

- Gli universitari bruciano in piazza un decreto che riguarda la scuola e non c’entra niente con l’università

- Tanto spazio mediatico a proteste che coinvolgono qualche migliaio di persone. Nessuno parla delle decine di migliaia di ragazzi che continuano a studiare a casa e a frequentare i corsi.

domenica 26 ottobre 2008

La scuola degli sprechi

Non so come la pensate sulla riforma della scuola, ma personalmente appoggio pienamente quello che il Governo e il Ministro dell'Istruzione stanno facendo. Questo articolo non l'ho scrivo per esprimere un mio dettagliato pensiero ma solo per elencare gli sprechi che oggi invadono le nostre Scuole e le nostre Università, per poi evidenziare le differenze che ci sono con altri paesi europei.
Il bilancio attuale del BUDGET COMPLESSIVO ANNUALE è di 42 miliardi di euro le SPESE PER IL PERSONALE (insegnanti, bidelli, amministrativi e dirigenti) è di 41,2 miliardi di euro (cioè il 97% del totale) e per chiudere 580,5 milioni di euro per le SPESE DI FUNZIONAMENTO.
Gli INSEGNANTI sono in 776.000 (numero complessivo tra titolari di cattedra e supplenti annuali) ne consegue che in Italia c'è ne 1 su 11 alunni, dati OCSE. A differenza di Germania 1 prof. su 18 alunni e di Francia e Inghilterra 1 prof. su 20 alunni. Per non parlare dei bidelli, 167.000 il numero complessio, in media 15,6 per ogni scuola ed 1 ogni 2,2 classi.
Passiamo all'Università, 94 è il NUMERO TOTALE, 320 le SEDI DISTACCATE(corsi di laurea pensate, con solo con 5 iscritti!!!), 13.232 i posti da prof. universitario associato o ordinario messi a concorso tra il 1999 e il 2006, 26.004 professori cui è stata riconosciuta l'idoneità nei concorsi stessi. Da sottolineare che il 98,3% dei casi i concorsi hanno concesso l'idoneità al professore senza che l'ateneo in cui lo stesso concorso si è svolto avesse il posto da assegnare.
Questi sono i dati della nostra Istruzione e sono anche i risultati di anni e anni di governo della gente che oggi protesta nella piazze!!!

Michele Leoni

venerdì 24 ottobre 2008

Finalmente ci siamo!!!

Da oggi Azione Giovani Spoleto ha il suo blog, un'opportunità di comunicare on-line tutte le iniziative e notizie politiche e non solo che il gruppo giovanile metterà in atto.