martedì 31 luglio 2012

Io dico: aboliamo le Regioni, non le Province. E vi spiego perché

di  Andrea Fluttero
Consapevole di sostenere posizioni che non godono di grande popolarità in questo periodo, ho però piacere di inviarvi alcune mie piccole considerazioni sul tema dell’eliminazione delle Province. Dal 1985 al 2011 sono stato consigliere comunale e assessore in un piccolo Comune, poi consigliere provinciale, e poi ancora sindaco e consigliere comunale in un Comune di medie dimensioni, vivendo quindi dall’interno il sistema degli enti locali. Semplificando possiamo dire che oggi ci troviamo di fronte a cinque livelli di governo: l’Europa, lo Stato nazionale, le Regioni, le Province e i Comuni. Tre di questi livelli legiferano, Europa, Stato e Regioni, due amministrano, Province e Comuni.Partendo dal basso mi pare evidente che, escludendo le grandi città metropolitane, gli oltre 8mila Comuni italiani hanno bisogno di un livello sovracomunale nel quale gestire i servizi di area vasta e trovare economie di scala non raggiungibili a livello comunale. Tale livello è naturalmente e storicamente la Provincia, che potrebbe efficacemente diventare un organo di secondo livello, composto dai sindaci dei Comuni che vi apportano i servizi da far gestire. Con tale configurazione dovrebbero essere eliminate tutte le altre forme intermedie di gestione sovracomunale come Ato, Consorzi e Società varie. Le Province così definite non avrebbero la necessità di essere accorpate forzosamente e in modo innaturale, ma seguirebbero la naturale e storica propensione di un territorio di avere come riferimento la città più grande, che, spesso fin dal medioevo, ne rappresenta il capoluogo e ne definisce l’identità culturale e socio-economica.Partendo dall’alto, invece, lo sviluppo e la concretizzazione del progetto europeo ha reso gli Stati nazionali sempre più “regioni d’Europa” che hanno, e dovrebbero sempre più avere, nella dimensione e nell’omogeneità culturale, linguistica ed economica gli elementi di forza per rappresentare in ambito europeo gli interessi dei propri cittadini. Dopo aver partecipato in fase ascendente alla definizione delle Direttive europee, il Parlamento nazionale si incarica di introdurne i principi nella legislazione. Due livelli che amministrano il territorio, Comune e Provincia, due livelli che legiferano, Europa e Stato nazionale. A me pare, a questo punto, che il livello ridondante sia quello regionale, con 20 Regioni, per altro di dimensioni molto diverse tra loro, che legiferano su svariate materie, creando confusione normativa per chi vuole investire in Italia. Le Regioni sono storicamente poco definite, perché nate per scelta politico-amministrativa negli anni Settanta, e spesso disomogenee da un punto di vista sociale, culturale ed economico. Mi chiedo, per esempio, cosa leghi sotto questi aspetti Cuneo con Novara, Varese con Piacenza o Foggia con Taranto. Inoltre, la vicenda dei trasferimenti di competenze dallo Stato alle Regioni dimostra la scarsa utilità di questi enti. Infatti ogniqualvolta lo Stato ha trasferito competenze, come nel caso delle strade ex Anas o degli Uffici di collocamento, le Regioni hanno rapidamente trasferito queste competenze alle Province. Ancora più incomprensibile la gestione della sanità, che assorbe circa l’80% dei bilanci delle Regioni e che dovrebbe essere uno di quei servizi rispetto ai quali si deve garantire ai cittadini il massimo della omogeneità su tutto il territorio nazionale, anziché modelli qualitativamente diversi per ogni Regione.Le Regioni che “giocano” a fare gli Stati, con presidenti che si credono “governatori” e aprono sedi di rappresentanza all’estero e a Roma, che legiferano in modo caotico e con frequenti conflitti di competenza con lo Stato, che sfondano regolarmente i budget di spesa sanitaria e che si indebitano con mutui per pagare la spesa corrente sono, come dimostra la recente cronaca e come dimostrano i preoccupanti dati di bilancio di molte di esse, non solo al Sud, il vero e grande problema da affrontare. In un’epoca caratterizzata da internet e video conferenze, da facilità di collegamenti aerei e ferroviari, il dialogo tra Europa e Stato, che legiferano, e Comuni e Province, che amministrano il territorio, può essere risolto settore per settore con meccanismi di confronto tra i ministeri dello Stato centrale e coordinamenti di Province che di volta in volta si formano in funzione della materia e non dei confini amministrativi. Capisco che dopo mesi di campagne mediatiche per l’eliminazione delle Provincie possa sembrare strano proporre di eliminare le Regioni, ma eliminando le Province a me parrebbe ancora più strano e discutibile il modello organizzativo nel quale ci verremmo a trovare, con tre che legiferano, Europa, Stato e Regione, e uno solo che amministra, il Comune.
Sarà magari perché mi ricorda quelle vecchie barzellette nelle quali in tre dirigono e uno lavora...

domenica 8 aprile 2012

Grandissimo successo per "e vennne VALLE GIULIA" di Mario Michele Merlino

Soddisfazione per la Giovane Italia Spoleto e per l'Associazione culturale “Triskelion” di Perugia che, sabato 7 Aprile 2012, hanno assistito ad una grande e sentita partecipazione all'evento "E venne Valle Giulia".Malgrado il giorno pre festivo, decine gli spoletini sono accorsi ad ascoltare la testimonianza del professor Mario Michele Merlino, protagonista di quel radioso 4 Marzo 1968.
Cittadini comuni ed esponenti di partiti politici alleati e d'opposizione - commenta Marco Maria Argenti, dirigente di Giovane Italia Spoleto - convenuti ad una iniziativa importante, che racconta dal punto di vista di un ragazzo di destra quella grande stagione di trasformazioni e mutamenti sociali che fu il Sessantotto".
Dello stesso avviso Claudio Millefiorini di 'Triskelion': " I numeri di una conferenza non sono solo indice di successo della stessa, quanto la prova di come episodi nascosti o dimenticati della storia della destra italiani sappiano ancora coinvolgere con passione politici e cittadini comuni".
Andramo avanti - conclude Argenti - perché vicende come Valle Giulia siano quanto più rese note al grande pubblico. Un impegno, il nostro, sia con la Storia che con chi ci ha, orgogliosamente, preceduto".
All'incontro hanno partecipato anche il Consigliere provinciale del PDL Giampiero Panfili, i consiglieri comunali Angelo Loretoni e Gianmarco Profili e il consigliere comunale di Bastia Umbra Jacopo Cairoli.

venerdì 30 marzo 2012

Le lezioni di democrazia del Vice Presidente del Consiglio Regionale Stufara

Dopo Platone e Voltaire, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Damiano Stufara entra a pieno titolo tra i Padri Nobili del pensiero democratico occidentale. In un recente scritto, pubblicato sulla stampa locale, l’illustre pensatore ternano, interroga sé stesso ed il proprio partito sulla vexata quaestio relativa alla liceità o meno di impedire l’espressione di una determinata posizione politica in nome della Democrazia! Un dubbio amletico fortunatamente risolto dall’assemblea di Rifondazione Comunista con argomentazioni schiaccianti: “SI, se la manifestazione è di Forza Nuova”!

Un fine argomentare che difficilmente lascia spazio all’obiezione, sottolineando però con lapalissiana chiarezza l’intuizione filosofica che, pur sovvertendo il superato pilastro volteriano “Non condivido le tue idee, ma darei la vita perchè tu possa liberamente professarle”, rappresenta una più moderna chiave di lettura della democrazia secondo il Consigliere regionale.
Certamente il nostro essere di destra ci rende miopi ed incapaci di capire certe finezze filosofiche tipiche di certi ambienti illuminati, ma ci sfuggono le ragioni costituzionali e i Principi di diritto con i quali ad un partito politico, fatto di uomini e donne, che si presenta alle elezioni e che elegge propri rappresentanti in seno alle Istituzioni raccogliendo un consenso popolare, possa essere negata la libertà di manifestare pubblicamente. Ci sembra di ricordare su quella stessa Costituzione tanto cara ai Compagni rifondaroli, i Principi Fondamentali riconosciuti agli artt. 3, 17 e 21 ma probabilmente sono stati abrogati o modificati quando noi eravamo distratti. Ci è senza dubbio sfuggito, colpa della nostra ignoranza e rozzezza, il nuovo comma introdotto su proposta del Consiglio Regionale dell’Umbria secondo il quale “Tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero purchè Stufara sia d’accordo e il Partito di Rifondazione Comunista non metta il veto”.
Accettiamo di buon grado l’insegnamento del Vice Presidente del Consiglio Regionale e, se lui non ha nulla in contrario, chiediamo il permesso di essere profondamente disgustati e offesi dalle parole di un rappresentante del massimo consesso regionale fermo restando che, su indicazione del Supremo Tribunale del Pensiero retto da Rifondazione Comunista, siamo pronti a cambiare idea, qualora il nostro dissenso dovesse essere giudicato non conforme alla loro Alta Democrazia! E se invece, democraticamente parlando, il Presidente della Regione prendesse le distanze da certe castronerie e invitasse la propria giunta ad un comportamento più sobrio? In uno Stato di Diritto gli unici paletti alle libertà sono quelli fissati dalle leggi, "la democrazia ad intermittenza" e "la libertà di pensiero previo gradimento altrui" sono concetti pericolosi, politicamente irresponsabili e certamente diseducativi se vengono professati al bar, ma diventano istituzionalmente inaccettabili se provengono da un Vice Presidente del Consiglio Regionale nell'espetamento del suo mandato! Ma forse la Presidenza della Regione e le altre Istituzioni Politiche faranno democraticamente finta di non aver sentito!

Grazie prof. Stufara...davvero una bella pagina di democrazia da insegnare nelle scuole!

martedì 27 marzo 2012

Sabato 7 Aprile ore 17 - Presentazione del libro "E venne Valle Giulia" di Mario Michele Merlino

La Giovane Italia di Spoleto in collaborazione con l’Associazione culturale Triskelion di Perugia organizza per il giorno SABATO 7 APRILE alle ore 17 un pubblico incontro per la presentazione del libro “E venne Valle Giulia” presso la sede di Via Flaminia Vecchia 136.All...’incontro parteciperà l’autore dell’opera Prof. Mario Michele Merlino per spiegare il punto di vista che propone il testo circa i fatti relativi alla manifestazione di Valle Giulia del 1 Marzo 1968 durante la quale, per la prima volta, giovani di destra e di sinistra occuparono insieme l’Università La Sapienza superando ogni steccato ideologico che ha caratterizzato la militanza politica di quegli anni. L’intento degli organizzatori è quello di approfondire una pagina di storia spesso considerata marginale da chi ha voluto strumentalizzare il 68 con fini di partigianeria politica e nello stesso tempo ascoltare la testimonianza dalla viva voce di uno dei protagonisti di quegli eventi. L’iniziativa si inserisce nel consueto programma di eventi culturali che annualmente la Giovane Italia di Spoleto organizza sul territorio.

giovedì 16 febbraio 2012

Congresso PDL: La Giovane Italia di Spoleto elegge Andrea Panfili nella Giunta Provinciale.

La Giovane Italia di Spoleto esprime piena soddisfazione per i risultati del Congresso Provinciale del PDL. La grande partecipazione degli iscritti ha eletto un esecutivo provinciale vasto per numero e rappresentativo del territorio. I candidati alla presidenza presentavano agli iscritti una lista bloccata di nominativi che sarebbero entrati automaticamente nella giunta del partito. Orgogliosamente il mondo giovanile spoletino ha invece optato per la sfida delle preferenze dimostrando di volersi guadagnare sul campo la rappresentanza di una fetta degli iscritti. Nel territorio di Spoleto, nel quale la contrapposizione interna risulta sempre essere aspra, abbiamo dimostrato una compattezza e confermato una capacità di mobilitazione che ci ha permesso, nonostante la collocazione dei seggi nel capoluogo perugino e le avverse condizioni meteo, di raccogliere un risultato straordinario eleggendo un nostro diretto rappresentante in seno alla Giunta. Andrea Panfili è a tutti gli effetti il rappresentante eletto di e da una Comunità umana e politica che ha voglia di mettersi in discussione, di raccogliere le sfide, di mobilitarsi e che si fa promotrice, insieme agli altri ragazzi del territorio, della necessità di un cambiamento di marcia radicale della politica.
L’esperienza nelle scuole, nelle università, la presenza nelle piazze, la politica intesa come passione e servizio nei confronti della Comunità ha dimostrato di essere una carta vincente anche nei consessi interni. Al di là delle polemiche sui tesseramenti “gonfiati” e sul controllo delle tessere, il risultato che abbiamo raggiunto testimonia che la politica dell’azione e del movimentismo è la strada maestra che il PDL deve seguire.
Il Coordinatore comunale della GI Alessio Cao ringrazia tutti i militanti e gli amici che hanno contribuito con la loro presenza e il loro voto a vincere questa ennesima sfida che coraggiosamente abbiamo raccolto.
Il Neo eletto Andrea Panfili pone orgogliosamente l’accento sulla maturità politica della Giovane Italia spoletina promettendo battaglia per l’affermazione di una nuova classe dirigente che provenga direttamente dalla militanza e dalla condivisione di idee e valori che da sempre guidano le nostre realtà giovanili. Forti della nostra comunità e coraggiosi nello scegliere la strada più difficile abbiamo dato una grande lezione di rappresentatività.

giovedì 2 febbraio 2012

10 febbraio 2012 - Giorno del Ricordo per i Martiri delle Foibe

GIOVANE ITALIA SPOLETO: “NON SCORDIAMO I NOSTRI FRATELLI!”
Ricorre il 10 febbraio il Giorno del Ricordo in memoria dei Martiri delle Foibe.
Dopo una battaglia durata decenni la Legge 92 del 2004 ha finalmente riconosciuto quella che è stata una delle pagine più tragiche e dolorose della nostra Storia nazionale.
Il vergognoso silenzio delle forze politiche durato oltre 60 anni ha infamato la memoria dei tanti Italiani uccisi barbaramente dal comunismo slavo con il benestare dei Governi della Prima Repubblica.
La Giovane Italia erede di quella doverosa battaglia di riconoscimento storico ha organizzato, come ogni anno, un incontro di approfondimento sul tema del Ricordo dei Martiri delle Foibe e dell’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia.
L’appuntamento è per VENERDI’ 10 FEBBRAIO alle ore 16.00 presso i locali della Giovane Italia in Via Flaminia Vecchia 136.

domenica 15 gennaio 2012

Bernelli: Addio PDL!

La conferenza stampa di Wolgang Bernelli era gremita di addetti alla stampa, simpatizzanti e giovani della nuova destra, quella entrata in corto circuito ultimamente con i vertici Pdl cittadini. Bernelli entra dunque nel Fli, ma quello che più conta, a livello cittadino, lascia la formazione di Petrini (sempre più solo) per bussare alla porta del Terzo Polo di Grifoni, che per ora non ha aperto, ma sicuramnete lo farà.
In sala anche un dispiaciutissimo Giampiero Panfili che ci ha confidato, che elementi così non andavano dispersi.

martedì 10 gennaio 2012

Attacchi a mezzo stampa e difese a mezzo lettera!

Al Coordinatore Regionale PdL
On. Luciano Rossi

Al Vice-Coordinatore Regionale PdL
On. Pietro Laffranco

Al Coordinatore Provinciale PdL
Massimo Monni

Al Vice-Coordinatore Provinciale PdL

Andrea Lignani Marchesani


E p.c. Carlo Petrini
David Milioni
Alessandro Cretoni

e p.c. Wolfgang Bernelli


Carissimi,

da indiscrezioni e voci di corridoio sembra che in questo periodo di Sante Feste e di nervosismo da shopping natalizio, i postini, già oberati di lavoro, non siano solo impegnati a recapitare biglietti di auguri e dimostrazioni di affetto. Del resto anche la stampa locale, tra offerte commerciali e consigli per gli acquisti, lascia spazio per qualche polemica politica! Come tutti gli anni, i bambini che si sono comportati bene, mandano la tradizionale letterina a Babbo Natale e noi, da bravi militanti della GI di Spoleto, la scriviamo e vorremmo continuare a scriverla su carta intestata!
La situazione locale, circa la disaffezione e l’ostilità nei confronti della politica, non è affatto diversa da quella nazionale, tanto che tutti hanno avvertito l’esigenza di un cambio di marcia ad ogni livello. A Spoleto abbiamo eletto 6 consiglieri nelle ultime Elezioni Amministrative, da allora c’è stata la corsa alla fuoriuscita tanto che oggi ne contiamo solo 4 di cui uno, l’amico Bernelli - non a caso quello che vanta una più attiva militanza giovanile - ha lanciato il grido d’allarme sull’immobilismo del Partito che noi abbiamo raccolto. La critica e l’autocritica che abbiamo fatto sulla stampa, riprende concetti ed analisi che trovano conferme anche a livello nazionale; autocritica costruttiva per ripartire e riacquistare la fiducia della gente, non siamo capaci a nascondere la testa sotto la sabbia, né per fortuna abbiamo mai ricevuto insegnamenti in tal senso; non siamo capaci di difendere l’indifendibile e preferiamo la più nobile strada dell’autocritica perché, per quanto possa sembrare strano, quando parliamo di PdL Spoletino e della necessità di un cambiamento di marcia, includiamo tutti – noi in primis.
Ma giusto perché siamo in prossimità del Natale e perché abbiamo fatto il fioretto di essere più bravi, confortati dal fatto che siamo tra noi e che siamo lontani dalle orecchie della stampa, ci prendiamo la soddisfazione di dirla tutta fino in fondo: quando parliamo del PdL Spoletino includiamo tutti, noi per primi, solo perché così possiamo elegantemente evitare di fare attacchi frontali! E quando parliamo specificatamente del gruppo Comunale di Spoleto? Ci spiace ma “A Spoleto avremmo i numeri per aprire una nuova stagione ma, ai soliti noti, sta bene questa situazione. Parlare di opposizione da parte del PDL, è semplicemente un eufemismo. Si prediligono tornaconti personali ecc ecc…” non sono parole nostre e sono state pronunciate prima di ogni nostro intervento. Le sottoscriviamo in pieno ma, per amor di Patria, ci siamo limitati a dire che “il Gruppo Comunale non ha saputo creare il necessario clima di affiatamento e fiducia, tanto da consentire a ben 2 rappresentanti di aderire ad altre formazioni” chiedendoci se “la mancanza di un coordinamento effettivo fosse imputabile alla dirigenza attuale” auspicandone un ricambio! Tutto questo ci è costato un vergognoso e gravissimo attacco sul piano personale nei confronti del nostro Presidente - ma non vi allarmate - i militanti della GI hanno le spalle larghe, una bella risata e tutto passa; certo, ad averlo saputo prima, potevamo essere tentati di non usare tanto fioretto! Ma, per fortuna, quello che è fatto è fatto. Di inaudita scorrettezza e malafede, l'aver firmato il comunicato contro il Coordinatore Cao a nome dell'intero gruppo comunale (o almeno di quello che ne rimane...ops!) quando era chiaro che Wolfgang non poteva certo condividere chi dava sostegno ad una tesi da lui stesso lanciata! Risultato? niente di nuovo: qualche risatina tra la gente che ha trovato divertente l'idea di un gruppo comunale che si divide nelle polemiche interne per poi autorispondersi congiuntamente all'unanimità! Ma gli Spoletini sono chiacchieroni, talvolta orgogliosamente pettegoli, e godono quando possono raccontare storielle, aneddoti, circostanze divertenti soprattutto quando si tratta di mettere in ridicolo una classe politica che ogni tanto, per usare una metafora, fa la pipì fuori dal vaso, con grande risate degli astanti!Niente di irreparabile insomma!
Piaccia o non piaccia, la Giovane Italia di Spoleto ha dimostrato in ogni occasione di essere presente sul territorio e di saper catalizzare voti e consenso; il nostro peso elettorale lo abbiamo dimostrato misurandoci coraggiosamente e accettando la sfida!
Della nostra lungimiranza politica avete avuto prova quando, durante le ultime regionali e contro ogni convenienza, scegliemmo di sostenere un cadidato non spoletino da contrapporre sul territorio a Franco Zaffini il quale, soltanto qualche mese dopo, tradiva il PdL e il mandato ricevuto cercando altre collocazioni. Il nostro contributo al Partito lo avete apprezzato e valutato sia in termini di militanza che di manovalanza, sia in termini di tesseramento che di consensi, sia in termini di attività che di proposte…piaccia o non piaccia, il PdL è anche casa nostra e, in piena autonomia, rivendichiamo il diritto di farne parte!
Confidando che ci perdonerete il tono scanzonato di questa lettera (dopo le secchiate di acidità che ci siamo presi abbiamo pensato che questo fosse il modo giusto per reagire..) e che, con il sorriso sulle labbra ci concederete licenza dell'ultima irriverenza... auguriamo a tutti coloro che ci leggono un felice Natale ed un Anno Nuovo ricco di soddisfazioni politiche e.../o personali, sperando di aver aggiunto sotto il vostro albero, un regalino di chiarezza e consapevolezza per alcuni, di stile e di eleganza per altri e di affetto e di stima per i restanti.
MerryX°Mas (ops!).

giovedì 5 gennaio 2012

Le ali tricolore della Giovane Italia ci obbligano a volare più alti di certe piccole polemiche!

La Giovane Italia di Spoleto si stringe attorno al proprio portavoce Alessio Cao precisando che il documento da lui sottoscritto è stato redatto e concordato con tutto il gruppo a seguito di una riunione per discutere degli sviluppi politici nazionali e locali.
Il nostro documento nasce dall’esigenza di fare analisi critica ed autocritica sul tema della perdita di consensi che il partito registra tra la gente.
L’attacco personale al nostro Coordinatore ci sembra assolutamente fuori luogo poiché abbiamo posto delle tematiche politiche ed organizzative e ci aspettavamo di confrontarci su queste. Così purtroppo non è stato! Si è voluto nuovamente trascinare il dibattito su di un profilo personale che non ci interessa. Soltanto per dovere di precisione ci preme sottolineare che Alessio è stato candidato per le elezioni amministrative del Comune di Scheggino in una lista civica che come tale non faceva riferimento ad alcun partito.
Sulla collocazione politica a destra di Alessio, come del resto quella di noi tutti non ci sono certo dubbi né tantomeno intendiamo spendere ulteriore tempo.
Azione Giovani prima e la Giovane Italia oggi sono organismi interni al Partito ma che rivendicano da sempre piena autonomia ed indipendenza.
Circa la mancata nomina del Coordinatore Comunale possiamo solo dire che qualora fosse stato nominato Maurizio Hanke oggi avremmo perso l’ennesimo dirigente considerata la sua adesione all’ Api, come del resto avvenuto in seno al Consiglio Regionale con l’abbandono di Franco Zaffini.
Infine ci fa enormemente piacere la solidarietà che ci ha espresso pubblicamente il Consigliere comunale Bernelli che, evidentemente, non era tra i firmatari di questa incomprensibile nota di critica personale come sembrava emergere dal testo. Ci dispiacerebbe oltremodo perdere ulteriori risorse umane e politiche per essere costretti ad una politica incapace di volare alto.
D’Altronde citando un nostro vecchio Manifesto “Noi aquile, Noi sognatori, Noi ribelli...Noi Uomini Liberi!"