mercoledì 9 settembre 2009

BERLUSCONI: Il voto agli immigrati è un subdolo stratagemma comunista

"Il fatto che non ci sia liberta’ di stampa in Italia e’ una barzelletta di questa minoranza cattocomunista e dei suoi giornali che purtroppo sono il 90%. Liberta’ di stampa non e’ liberta’ di mitificare, di insultare e di calunniare e per questo mi sono rivolto alla magistratura". Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi che è intervenuto a ’Mattino cinque’, la trasmissione di Canale 5, parlando delle polemiche suscitate dopo la presentazione delle querele alla Repubblica e all’Unita’ e della mobilitazione che la Federstampa si appresta a organizzare."Il diritto alla riservatezza è violato sistematicamente dalla sinistra. Nei miei confronti è in atto una campagna eversiva, perché è contro la volontà del popolo. L’ho detto e lo ripeto: povera Italia. Credo che si dovrebbe interrompere qualunque campagna che attacca chiunque su basi false e calunniose".
Sui rapporti col Vaticano, il premier ha osservato: "I rapporti del governo e miei personali con chi guida con prestigio e autorevolezza la Chiesa cattolica sono eccellenti da sempre e sono stati alimentati da un dialogo continuo e tali continueranno a essere".Quanto alla possibilità di dare il voto agli immigrati, il nostro presidente ha commentato: "E’ un subdolo stratagemma che i comunisti immaginano per garantirsi una futura preminenza elettorale. Gli italiani hanno chiaro che Berlusconi difende la sicurezza di tutti gli italiani, evitando che i signori della sinistra aprano le frontiere a chiunque. Il risultato sarebbe un’Italia alle prese con un numero crescente di clandestini, cui la sinistra vorrebbe concedere nel giro di breve tempo la cittadinanza e quindi il diritto di voto. Con questo subdolo stratagemma i comunisti immaginano di garantirsi una futura preminenza elettorale"."In questi 14 mesi di governo abbiamo fatto così tante cose che vado orgoglioso di tutto quello che abbiamo fatto il bilancio lo hanno fatto gli italiani con i loro ultimi voti: ricordo che dopo le politiche abbiamo vinto le regionali in Abruzzo e Sardegna, abbiamo consolidato il nostro primato alle europee e conquistato un numero di amministrazioni locali senza precedenti. Questo è il giudizio degli italiani che viene confermato anche dai sondaggi secondo i quali io veleggio verso il 70% dei consensi. E un primato ineguagliato in tutte le democrazie occidentali dopo un anno di governo. Abbiamo fino ad ora rispettato tutti gli impegni che avevamo assunto in campagna elettorale, dai rifiuti a Napoli all’Alitalia e stiamo riducendo la spesa pubblica e gli sprechi".
Berlusconi è ritornato a parlare dei rapporti con la Libia "C’è qualcuno a cui dispiace che ci arrivino il petrolio e il gas libico o dell’Algeria per meglio ripartire le forniture di energia di cui abbiamo assoluto bisogno?. C’è qualcuno che pensa ancora che le conquiste coloniali siano state una cosa giusta? C’è qualcuno che pensa che sia sbagliato investire sullo sviluppo dell’Africa? C’è qualcuno cui fa dispiacere che le nostre imprese si aggiudichino i più importanti lavori per le infrastrutture dei paesi della costa mediterranea?. C’è qualcuno che ha una proposta credibile per coinvolgere la Libia nella strategia di contrasto all’immigrazione clandestina? Ecco io ai comunisti e ai cattocomunisti ho continuato a porre queste domande precise e nessuno di loro ha saputo rispondermi".
Il Presidente ha sottolineato inoltre che la crisi economica è ormai alle spalle: "Che la crisi economica stia finendo non lo dico soltanto io. Intanto dico che c’è bisogno di fiducia e ottimismo perché con il pessimismo e il catastrofismo della sinistra e dei suoi giornali, la crisi peggiora. Che il peggio sia passato l’ha detto nei giorni scorsi il Fondo monetario internazionale, lo ha detto la Commissione Europea, quindi non lo ha detto soltanto il presidente del Consiglio italiano".
E infine il punto sull’azione del governo nel post terremoto in Abruzzo. "Alla fine di questo mese cioè solo dopo cinque mesi, nessuno starà più nelle tendopoli. Il 15 settembre consegnerò personalmente le prime villette e i primi appartamenti e termineremo come annunciato, entro l’anno. Nessuno pensava che questo fosse possibile, soprattutto i nostri avversari, e invece il miracolo è avvenuto".

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