lunedì 11 marzo 2013

Elezioni politiche 2013: il commento e l'analisi del voto

Al Coordinatore Regionale PdL
On. Rocco Girlanda

Al Vice-Coordinatore Regionale PdL
On. Pietro Laffranco

Al Coordinatore Provinciale PdL
Massimo Monni


Carissimi,

passato il momento elettorale e le dichiarazioni di rito su stampa e televisioni tese a ridimensionare la sconfitta, puntando l’attenzione sull’effettiva straordinaria rimonta che ci ha visto protagonisti, riteniamo che sia opportuno chiedere un dibattito interno, lontano da orecchie indiscrete, che apra una seria riflessione di autocritica. Siamo bravissimi a sottolineare come, in appena 30 giorni di campagna elettorale, il Presidente Berlusconi sia riuscito a resuscitare un Partito ormai dato per morto sia nel comune sentire che nei sondaggi, siamo però molto meno bravi a cercare di capire il perché di un crollo simile che ci ha costretti ad una estenuante campagna di inseguimento!
Possiamo certamente addossare le colpe di una tale perdita di consensi al tradimento di Fini, ai capricci della Lega, ai partitini, al fatto che il Presidente del Consiglio non ha concretamente poteri in seno al Consiglio dei Ministri, all’assurdità di un sistema bicamerale che impone tempi lunghissimi nell’approvazione di una legge, ai pm comunisti che impugnano i provvedimenti del Governo, alla Corte Costituzionale nominata per 2/3 dalla sinistra che sistematicamente va contro l’esecutivo, ad ipotesi di complottismo internazionale ed europeo, alla speculazione dei mercati, alla crisi ecc… ecc…; ma lontani dal clamore delle telecamere, forse è il caso di guardarci allo specchio e chiederci dove abbiamo sbagliato!
Se nella sola città di Spoleto, passiamo dal 36.91% della Camera e dal 37.15% del Senato nel 2008, per arrivare rispettivamente all’attuale 21.33% della Camera e al 22.08% del Senato, forse occorre ammettere che qualcosa è andato storto! Il dato regionale è anche peggiore: dal 34.48% della Camera e dal 35.15% del Senato, all’attuale 19.46% e 20.32%! Il tutto facilitato da una sinistra che per la miopia politica di una classe dirigente terrorizzata dal cambiamento, ha fatto di tutto per perdere. Pensiamo soltanto all’ipotesi di una candidatura Renzi e agli effetti che avrebbe portato sul nostro elettorato! Eleggiamo 1 deputato e 1 senatore, lo stesso risultato che raccoglie la listarella di Monti con un premier dipinto da tutti, a ragione, come un affamatore di popolo al soldo dei poteri forti! Colpa di una legge elettorale assurda, direte voi – vero - peccato che porta il nostro nome e che dopo averla definita una porcata non siamo riusciti a cambiarla nonostante l’impegno preso mentre sostenevamo il governo Monti. Non era nostro interesse cambiarla, era abbastanza scontato l’esito elettorale e questa situazione trasforma la nostra sconfitta in una sorta di pareggio  – vero – peccato  che ci va di mezzo la governabilità di un Paese nel quale chiudono 1000 aziende al giorno!
Gli elettori non hanno capito la strategia – vero – però intanto perdiamo 15 punti, l’Italia è alla deriva e siamo in balia di un ex comico con una compagine di dilettanti allo sbaraglio!
Cosa andiamo a raccontare ai nostri iscritti, amici, simpatizzanti che non trovano lo straccio di un lavoro pur avendo lauree e master? Che sono “choosy” alla Fornero o che non hanno capito la strategia politica?
E sui territori? Se non siamo riusciti nemmeno a spiegare per tempo quello che stava accadendo con la scissione Fratelli d’Italia, come potevamo pensare di contenere l’emorragia di consensi?
Liste poco competitive sui nostri territori? Prolungato e colpevole immobilismo sull’attività politica locale? Nomine improvvisate di coordinatori comunali fatte in fretta e furia e non condivise con la base? Tardivo coinvolgimento dei nostri militanti? Mancanza di motivazioni? Forse…ma è tempo di ricominciare da zero! Dalle riunioni e dalle assemblee cittadine extra-campagna elettorale!
Durante questo periodo gli account facebook, twitter dei politici umbri sono stati sempre super attivi, con commenti, analisi, appuntamenti che a loro volta richiamavano ulteriori post e dibattiti on line tra i lettori. Adesso che la propaganda elettorale è finita sarebbe inammissibile chiudersi dentro le sacre stanze!
Noi non ci stiamo a farci scippare il primato dell’entusiasmo giovanile del cambiamento dai grillini! Noi non ci stiamo a farci dipingere come morti viventi del PD +L!  Noi vogliamo sfidare i grillini sui fatti, sulle riforme, sulle competenze, sulla passione politica!
L’Umbria e Spoleto sono esempio di malgoverno e da qui vogliamo ricominciare!
Se la linea del partito a livello nazionale sembra talvolta titubante, siamo pronti a costruire il cambiamento sui territori, siamo pronti a dare l’esempio, non abbiamo paura dell’antipolitica perché sappiamo cosa sia la politica. Nonostante tutto abbiamo voglia di ripartire, da Spoleto, dalla Provincia, dall’Umbria e abbiamo bisogno di guardarci in faccia e capire chi è con noi! Abbiamo lavorato e costruito una comunità, non abbiamo voglia di disperderla per mancanza di entusiasmo!
Incontriamoci, confrontiamoci e ricominciamo da qui…perché dopo tanti anni di militanza e passione, non ci sarà nessun grillino che viene a casa nostra ad insegnarci come si fa politica!
Vi aspettiamo.

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