giovedì 22 ottobre 2009

Panfili ribatte a Zaffini: “dichiarazioni superficiali… Spero che il Coordinamento Regionale sia capace di analisi più profonde!”.

Il Consigliere Panfili (PdL) commenta la notizia apparsa sulla stampa circa le candidature alle prossime regionali. “Ho letto con un certo sconcerto le dichiarazioni uscite dal Coordinamento Regionale. Pare che il Consigliere Zaffini, durante la riunione del Coordinamento Regionale, abbia liquidato la mia proposta di candidatura alle prossime elezioni con una battuta del tipo – avendo avuto in dote un buon Collegio alle Provinciali, Panfili non può rivendicare la candidatura per Palazzo Cesaroni! L’uso del condizionale mi pare davvero d’obbligo perché, continua Panfili, non voglio credere che in seno ad un organismo apicale come il Coordinamento Regionale si facciano analisi politiche così scialbe e prive di progettualità. Preferisco pensare che si tratti di una imprecisione giornalistica oppure che sia stata riportata una battuta durante un momento di pausa perché se così non fosse, l’immagine che emergerebbe del Coordinamento Regionale sarebbe più vicina ad una riunione di condomino, dove invidie e paure la fanno da padroni, che a quella del più alto consesso del PDL in Umbria. Un’immagine che sinceramente ritengo di non voler avallare davanti ai tanti nostri elettori. Liquiderei la cosa come una gag malriuscita perché, se così non fosse, prima di bollare come organismo inutile il Coordinamento Regionale, dovrei ricordare al Consigliere Zaffini che i Collegi Provinciali non sono una sorta di gentile concessione di dote da concedere agli amici di partito ma un consesso elettorale dove il peso politico dei candidati si misura in maniera determinante. Ed è triste doverlo evidenziare ad una classe dirigente. Non a caso, infatti, il Collegio di Spoleto 1 (quello che sarebbe stato concesso al sottoscritto per intenderci), si è trasformato nel miglior risultato di tutta l’Umbria 41% partendo dal 7° posto; non è un caso se, nella scorsa legislatura il collegio Spoleto 2, considerato un territorio perdente, ha invece raggiunto una percentuale di oltre il 21% (partendo dal 13%) arrivando ad onorarmi, anche in quella circostanza, di rappresentare la popolazione. Dovrei anche ricordare che, alchimie ed equilibri da manuale Cencelli, costrinsero il sottoscritto alla difficile candidatura nel collegio di Spoleto 2, per permettere allo stesso Zaffini la candidatura a sindaco raccogliendo un risultato non certo brillante. Senza contare che la mia candidatura al Consiglio Regionale, proviene direttamente dalla classe politica del territorio spoletino, i nostri consiglieri Comunali e le nostre organizzazioni giovanili nonché si pregia di numerosi altri appoggi sul territorio provinciale! E questo per quanto riguarda il discorso sui risultati elettorali dall’analisi dei quali capisco bene qualche timore e preoccupazione per alcuni dei consiglieri uscenti. Se mi è concesso, però, vorrei fare anche delle considerazioni di carattere politico che ritengo essere più produttive delle battute da bar. Le elezioni Regionali del 2010 rappresentano il vero banco di prova per il PDL e sono effettivamente il momento ideale per riuscire nella storica impresa di rovesciare la Regione dell’Umbria. La non ricandidatura di soggetti approdati al Parlamento, rischia di liberare enormi quantitativi di preferenze che, se non fossimo in grado di raccogliere, finirebbero con l’indebolire la coalizione. Lo storico risultato passa necessariamente per la candidatura delle nostre migliori forze elettorali misurate direttamente sul campo. Coprire le rappresentanze territoriali e nello stesso tempo mettere in campo gli uomini in grado di raccogliere più preferenze possibili senza farsi impaurire da chi rischia un successo, anche a scapito di altri. La corsa alle preferenze è di per se un gioco di forza, non possiamo permetterci di fare delle liste su misura perché l’obiettivo non è quello di rieleggere Tizio o Caio quanto piuttosto quello di rovesciare la Regione coronando il sogno politico dei nostri militanti e simpatizzanti dando nuova speranza ai nostri territori su temi quali le infrastrutture, lo sviluppo economico, l’occupazione, la sicurezza …e tutti quei campi nei quali la sinistra ha dimostrato di fallire. Non accetterò mai l’idea di un Partito che ha paura di vincere e sono pronto a dare il mio personale contributo…tutto il resto sono chiacchiere che non servono a niente e scelte la cui responsabilità è davanti agli occhi della nostra gente…e voglio sperare che qualcuno, in seno al Coordinamento Regionale, queste considerazioni le abbia fatte!”.

Perugia, 20 ottobre 2009
Giampiero Panfili
Consigliere Provinciale

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