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Berlusconi ha espresso la sua "grande soddisfazione, la sua grande gioia" per la consegna delle case, che "saranno piu’ sicure, piu’ solide" di quelle cadute o lesionate e "in grado di affrontare terremoti anche di maggiora danno" di quello del 6 aprile scorso. Il nostro presidente del Consiglio ha osservato che "non ci sono cose in negativo, cose che abbiamo il dispiacere di non essere riusciti a realizzare". Certo, i tempi per la ricostruzione del centro storico de L’Aquila saranno piu’ lunghi, forse ci vorranno piu’ di 5 anni", magari "7 anni" ma "tutto tornera’ come prima". Berlusconi ha voluto ricordare gli impegni presi dai leader del G8 per contribuire alla ricostruzione. "Il ministro Bondi e’ impegnato tutti i giorni in contatti con i suoi colleghi dei Paesi che si sono impegnati a contribuire a ricostruire" chiese, monumenti lesionati dal sisma. "Dobbiamo essere sicuri che soprattutto le chiese torneranno come erano, e forse meglio, prima del terremoto". Il premier infine, di fronte alle sollecitazioni che arrivano sull’universita’ del capoluogo abruzzese, assicura che l’ateneo aquilano sara’ ricostruito in tempi rapidi e con l’obiettivo di farne "una universita’ di eccellenza, di livello internazionale". Gli appartamenti che vengno consegnati ai terremotati diventeranno, una volta completata la ricostruzione e lasciati liberi dalle famiglie che saranno tornate nelle proprie abitazioni, alloggi per gli studenti realizzando cosi’, un campus universitario".
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