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lunedì 16 febbraio 2009
PANFILI: UNO SPOLETINO A CAPO DELLA BOXE UMBRA
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mercoledì 11 febbraio 2009
AG ricorda Pinuccio Tatarella a 10 anni dalla sua scomparsa
Il 9 Febbraio 1999 morì Pinuccio Tatarella per una malattia incurabile.
Eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione di Bari-Foggia nel 1979 con il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale, sempre rieletto fino al giorno del suo decesso. Il suo posto fu preso, dopo elezioni suppletive, dal fratello Salvatore.
Esponente dell'area moderata di AN che avrà il nome di Destra Protagonista, fu l'artefice della vittoria al congresso di Sorrento che portò Gianfranco Fini al vertice del MSI. Amava definirsi il numero uno-bis di AN. Coagulò intorno a sé molti consensi e apprezzamenti e fu molto stimato anche dagli avversari tanto da meritarsi l'appellativo di ministro dell'armonia durante il primo governo Berlusconi.
Ancora forte e vivo nel mondo politico è rimasto il suo pensiero e l'insegnamento politico, profondamente radicato in certe peculiarità della cultura politica nazionale: in particolare, la polemica contro i "poteri forti" (termine da lui coniato per definire potentati economici internazionali capaci di orientare le scelte dei decisori politici in tempi di stabilità istituzionale e di rovesciare quelli scomodi in tempi di evoluzione dello scenario globale) ricalca certe denuncie contro le logge massoniche avanzate dal suo corregionario Rino Formica.
Egli stesso amava definirsi un missino di destra; né fascista, né antifascista, poiché il fascismo non aveva ragione di esistere in un'Italia già avviata da anni alla piena democrazia.
Tra i desideri che animarono l'azione politica di Pino Tatarella, vi fu quello di realizzare un partito unico di centro-destra, capace di coalizzare tutti i moderati italiani, unificando Alleanza Nazionale e Forza Italia. Questo sogno si è realizzato l'8 febbraio del 2008 con la nascita del partito del Popolo della libertà, proprio nel giorno dell'anniversario della sua morte.
domenica 8 febbraio 2009
NON DIMENTICATECI!
Aiutateci a non dimenticare, aiutateci a non cancellare la Storia Nostra, la Storia Italiana.
Intervista a Indro Montanelli
sabato 7 febbraio 2009
FOIBE: NOI RICORDIAMO!
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Il prossimo 10 Febbraio si celebrerà la "Giornata del Ricordo" , in memoria delle vittime del genocidio anti-italiano commesso dai partigiani jugoslavi e italiani del maresciallo Tito.
mercoledì 4 febbraio 2009
AG: “Sul candidato Sindaco pretendiamo scelte vincenti!"
Sulla scelta del candidato Sindaco, da tanto tempo ormai stiamo assistendo ad un balletto di proposte, ripensamenti, accelerazioni ed improvvisi dietro-front che hanno tradito e deluso le aspettative e gli entusiasmi che si erano già creati tra il nostro elettorato.
Azione Giovani nelle varie riunioni cui ha partecipato ha sempre ribadito la necessità di una candidatura forte e credibile e, a chi ci ha accusato di intemperanza giovanile, abbiamo risposto che la città di Spoleto merita una politica chiara e soprattutto che la nostra gente ci chiede una candidatura riconoscibile e che possa rappresentare un netto cambiamento con la vecchia politica, un elemento di svolta facilmente individuabile! Oggi si vocifera di candidature bocciate a sinistra e riconsiderate a destra, di persone che, in virtù di un ipotetico valore aggiunto o di un pluri-associazionismo di facciata, devono essere trattate con i guanti bianchi...Azione giovani non crede che ci siano uomini buoni per tutte le stagioni e, soprattutto, che l’arte del riciclarsi non possa essere mai considerata una virtù politica quanto piuttosto una pecca sulla storia dei singoli, dettata soltanto dall’esigenza di sopravvivere. Nella nostra città siamo stati per troppo tempo amministrati da Giunte la cui unica finalità era quella di rimanere attaccati alle poltrone, abbiamo assistito ad uno dei peggiori sistemi clientelari di tutta l’intera Regione, nel quale parenti e amici dovevano sempre trovare spazio...oggi vogliamo un cambiamento radicale, una candidatura senza macchia che possa davvero vantare un credito di serietà ed impegno nei confronti della gente.
Chiediamo ai dirigenti di Alleanza Nazionale e del PDL di non aver paura di vincere, di non nascondersi dietro candidature di palazzo, frutto di sterili conti elettorali, vogliamo andarci a prendere l’entusiasmo e la voglia di cambiare che la città è pronta ad offrirci.